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LaRegione – Inquinamento luminoso, ‘l’Ordinanza è insufficiente’

Fonte: La Regione 05 marzo 2018

Critiche da Dark-Sky Switzerland. Replica il capo dicastero, Angelo Jelmini: ‘Porterò al tavolo della discussione le riserve dell’associazione’
di Guido Grilli

E quindi uscimmo a riveder le stelle. Ma quali stelle? Il celebre verso di Dante appare allontanarsi dalle nostre latitudini e rendere sempre più improbabile la bella immagine poetica. L’allarme viene rafforzato da Stefano Klett, vice presidente di Dark-Sky Switzerland, sodalizio che si batte per un’illuminazione ecologica e una protezione della notte, che nel suo blog pubblica un commento critico alla nuova Ordinanza municipale concernente la prevenzione dell’inquinamento luminoso votata il 1° marzo. Il sodalizio plaude a questo “passo importante per la riduzione delle emissioni di luce” ma giudica l’Ordinanza insufficiente, definendo drammatica la situazione delle emissioni di luce a Lugano rispetto ad altre realtà svizzere e auspica che l’autorità cittadina accetti una collaborazione con Dark-Sky Switzerland

Abbiamo girato il problema ad Angelo Jelmini, capodicastero Pianificazione, ambiente e mobilità. «Ho letto nel loro sito la presa di posizione di Dark-Sky Switzerland e senz’altro sono disponibile a portare al tavolo della discussione le riserve espresse».

Diverse le critiche rivolte dal sodalizio all’Ordinanza, tra cui le troppe deroghe contemplate dal documento per situazioni commerciali e particolari; un troppo generico adeguamento degli impianti esistenti nel caso di situazioni moleste e un riferimento indistinto delle zone naturali. Altro punto contraddittorio: l’obiettivo che la Città vuole raggiungere con l’utilizzo delle lampadine Led, riconosciute senz’altro come più economiche, ma che “contengono luce blu che si trasmette più facilmente nell’atmosfera e quindi inquina di più”.

Lampadine Led, economiche ma…
«Anche questo è un tema che ci è bene presente, riferito oltretutto a un mercato in rapida evoluzione: attueremo pertanto tutte le scelte del caso tenendone in debito conto» – fa sapere Jelmini, che spiega come in seno al dicastero esista un tavolo di discussione, denominato ‘Lugano Energia’ che vuole essere allargato anche al dicastero Immobili e a quello del trasporto pubblico per ampliare la tematica a più orizzonti. Inoltre – prosegue il municipale – va evidenziato che da gennaio è stato nominato un responsabile dell’area Ambiente ed Energia nella persona dell’ingegner Ugo Bernasconi. «La politica energetica con precise decisioni di principio è partita già a fine 2016». Lugano, come noto, ha in serbo un progetto ambizioso: ottenere il certificato di Città dell’energia. «È un obiettivo che intendiamo perseguire entro il 2020 – spiega Angelo Jelmini. «Diversi a tal proposito sono i tasselli in atto: oltre all’Ordinanza municipale sulla prevenzione dell’inquinamento luminoso, ad aprile designeremo il vincitore del concorso pubblico indetto per prestazioni professionali per l’elaborazione della strategia energetica 2050 della città di Lugano. Intendiamo pure giungere entro l’anno prossimo ad adottare un importante strumento operativo: il Piano energetico comunale».

Insomma, il dibattito in tema di risparmio energetico e misure di prevenzione dell’inquinamento luminoso appare più che aperto. Il capodicastero Angelo Jelmini si dice disponibile al dialogo: «Gli attori sensibili a queste tematiche saranno senz’altro ascoltati».

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